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lunedì 17 settembre 2012

Salite Marche - Salita Montegrimano (Monte Grimano Terme) - versante loc. Poggio Bianco (SP2 Conca e SP46) - Altimetria

Illustro qui, una salita interamente in territorio marchigiano, quella di Montegrimano (o Monte Grimano Terme) affrontata dal versante di località Poggio Bianco. Questa salita si colloca nella zona dell'alto Montefeltro, quella porzione di territorio incantata dove si possono ammirare tutt'oggi castelli, rocche e borghi medievali rimasti intatti nel tempo, e dove a tavola la natura offre ancora i sapori d'una volta. 
 
E' una salita di circa km 2,8 con pendenza media del 7,8% , interamete immersa nella natura ed il silenzio. Animali al pascolo e falchetti che solcano il cielo in cerca di cibo sono una costante di questa fantastica zona. La salita è facilmente raggiungibile dalla riviera romagnola e dalla repubblica di San Marino. Da RiccioneMisano AdriaticoCattolica percorrendo la SP18 o SP2. Poco dopo Mercatino Conca, seguendo la strada SP2 per Montecerignone e Carpegna, si incontra un bivio e guardando sulla destra un cartello che indica Montergrimano, la strada è la SP46. Appena voltato a destra comincia la salita. 

Le prime rampe si fanno subito sentire nelle gambe, e per molti fanno male. Le curve con passaggi al 12% sono frequenti specie nei primi 900 metri. I meno preparati se non trovano subito la pedalata giusta, e il loro ritmo, faranno fatica a digerire il primo km, quindi consiglio di montare qualche dente in più sul retro, e che non fa mai male. La strada è un pò malmessa, specie dopo il nevone del febbraio 2012, quindi attenzione, specie se affrontata in discesa. Dopo i primi  900 metri la strada lascia un pò di tregua, e si assesta con pendenza costante intorno al 7,5% fino al km 1,9. Da qui in avanti le pendeze si addolciscono ulteriormente, solo un passaggio impegnativo intorno al km 2,4 ma il più è ormai fatto. 

 Al km 2,5 si incontra il bivio che voltando a sinistra conduce al termine della salita e cioè nel centro del paese. Consiglio vivamente di fare un giro attorno alle mura del paese. Nelle belle giornate di cielo limpido, guardando verso est si può scorgere ad occhio nudo il mare e la riviera romagnola. Mentre verso ovest, nord-ovest l'imponente massiccio del monte Carpegna, montagna tanto cara al campione Marco Pantani, e più nelle vicinanze l'inconfondibile borgo di Montecerignone.E' una salita che consiglio assolutamente di affrontare e da non perdere. E' bella in tutte le stagioni, ma attenzione nei mesi tardo autunnali e d'inverno potrebbe esserci ghiaccio o neve.
Sperando di aver fatto cosa gradita, vi lascio l'altimetria e la mappa.
Francesco
Le altimetrie sono state redatte con dati ottenuti tramite misurazione da ciclocomputer e con GPS.  La rappresentazione grafica viene fornita a scopo puramente indicativo ed amatoriale, e senza l'assunzione di alcuna responsabilità in merito all'uso dei dati soprariportati.
Francesco 

sabato 19 maggio 2012

Salite Marche - Salita Sassofeltrio - versante da Fratte (SP18 o SP2 Conca) - Altimetria

Presento qui una salita interamente in territorio machigiano, nella terra dell'alto Montefeltro, ma ai confini con la romagna e la repubblica di San Marino, ed è quella di Sassofeltrio (Sass Feltri in dialetto marchigiano). E' facilmente raggiungibile da tutta la riviera romagnola, da Riccione, Rimini, Misano Adriatico, Cattolica, Gabicce Mare, e dal viciono parco naturale del Monte San Bartolo

E' una salita caratteristica delle mie zone, quelle che ti trovi inerpicarsi ai posti più assurdi piccoli borghi, rocche e paesini a dir poco stupendi.  La distanza è breve, ma le rampe impegnative e severe spesso lasciano senza fiato.  Sono km 3,3 con pendenza media intorno al 7,5%. La strada è bella, larga ed estremamente tranquilla. Il traffico è pressochè inesistente, e non è raro imbattersi in animali al pascolo e falchetti che solcano il cielo in cerca di prede per sfamarsi. Il bel paesino di Sassofeltrio domina tutta l'ascesa, ed è una presenza costante davanti agli occhi di chi sale. Dalla strada provinciale Conca SP18 o SP2 che collega Morciano di Romagna (Romagna) e Mercatino Conca (Marche) giunti al bivio per Sassofeltrio si volta a destra e subito ha inizio la salita. I primi km 1,5 sono tutti pedalabili, ma sono quelli che devono assolutamente fare ingranare il passo giusto per permettere di salire senza troppa sofferenza e per farci apprezzare tutto il magninifco panorama, la tranquillità e la pace che questa salita mostra con generosità in ogni stagione. Rimane comunque una salita dall'aspetto aspro e duro. E' interamente allo scoperto, e quindi nei mesi estivi, quando il caldo la fa da padrone e un bricciolo d'ombra è come un oasi nel deserto, è ancora più tosta e severa. Inoltre essendo interamente aperta sui due lati della vallata è molto facile incontrare vento. Di traverso, a favore o contro, il vento è quasi sempre compagno di viaggio su questa salita e bisogna metterlo in conto, specie se si affronta d'inverno.
 
La salita, tuttavia, a parte qualche pendenza e curva da urlo nella parte centrale e finale, rimane abbastanza pedalabile.
 Per i meno preparati, consiglio bene di portarsi qualche dente in più sul retro, non si sa mai. E poi bisogna sempre mettere in conto a che punto dell'uscita si è arrivati, da che giro si viene o si pensa di fare.  Proseguendo nell'ascesa giunti al km 1,7 bivio per Farneto la strada si fa decisamente più agevole, poi torna di nuovo a farsi decisamente più impegnativa al km 2,5. Da qui fino al bivio che conduce al paese di Sassofeltrio non c'è più tregua. Negli ultimi metri 700 di salita c'è un tris di tornanti da brividi, ma che offrono per chi è ancora ha ossigeno alla testa ed è lucido scenari e viste mozzafiato sulle terre dell'alto Montefeltro e sulla vicinissima repubblica di San Marino, inconfondibile, con i suoi tre picchi dove hanno sede le tre torri. 

Giunti ad un bivio che indica Sassofeltrio a destra e  strada panoramica per repubblica di San Marino a sinistra, l'ascesa è terminata, ma per chi vuole si può ancora salire circa metri 250 ed entrare nel paese di Sassofeltrio. Ora da quassù non rimane che tirare il fiato e gustarsi lo splendido panorama. Da queste parti la cucina è ottima, consiglio caldamente di fermarsi in qualche ristornatino o osteria tipica della zona. Non mancheranno di stupirvi e sono convinto che ci tornerete molto volentiri.
E' una salita che consiglio di affrontare, e sicuramente da non perdere. E' bella in tutte le stagioni, però attenzione, durante l'inverno potrebbe esserci ghiaccio o neve.
Le foto qui caricate, si riferiscono al Marzo 2012 dopo il disgelo, dell'anno del nevone qui in romanga e marche (L'an de nivon 2012 in dialetto romangolo).
Sperando di aver fatto cosa gradita, vi lascio l'altimetria e la mappa.
Francesco
Le altimetrie sono state redatte con dati ottenuti tramite misurazione da ciclocomputer e con GPS.  La rappresentazione grafica viene fornita a scopo puramente indicativo ed amatoriale, e senza l'assunzione di alcuna responsabilità in merito all'uso dei dati soprariportati.
Francesco


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domenica 22 aprile 2012

Salite Marche - Salita Monte Altavelio (o Montealtavelio) - versante da Mercatino Conca - Altimetria

Quella che mostro oggi, è una salita che si snoda interamente in territorio marchigiano, quindi una salita delle Marche. E' facilmente raggiungibile dalla riviera romagnola, da Riccione, Rimini, Cattolica, Misano Adriatico, Gabicce Mare, e dal parco naturale del monte San Bartolo. E' una salita delle mie zone, ed è abbastanza dura. Lunga circa km 4,1 non presenta pendenze proibitive, ma è una salita da non sottovalutare, perchè non molla mai fino alla fine. Non c'è spazio per riprendere fiato, anzi ogni tanto per brevi tratti la pendenza si fa più severa, per poi tornare subito alla normalità, se così si può dire, di quello che è questa salita.
 L'ascesa Monte Altavelio (o Montealtavelio, frazione di Mercatino Conca) ha inizio da Mercatino Conca (Marche), e più precisamente dal centro del paese subito dopo aver attraversato il piccolo ponte di pietre e mattoni sul fiume Conca.
Fin dalle prime pedalate, la strada ci fa assaggiare di che pasta è fatta questa salita. La strada è estremamente tranquilla e il traffico è quasi assente. E' facile incontrare trattori e contadini al laovro. Nei primi metri 700 bisogna cercare di ingaranare, e trovare la pedalata giusta, altrimenti sarà un agonia. Con il ritrmo e la cadenza giusta si riesce ad affrontare questa salita con piacere. Inoltre trovando il giusto passo, si ha tutto il tempo per posare lo sguardo sui magnifici scenari naturalistici e unici della zona dell'alto Montefeltro, ai confini con la Romagna. Campi verdi che si affacciano sui paesi sottostanti, case e stalle di agricoltori ancora tenute come una volta. Spesso si possono trovare anche pecore al pascolo, ed è qualcosa che al giorno d'oggi per qualcuno\a può sembrare di essere fuori dal tempo.

Su queste strade, di frequente, è facile anche imbattersi in falchetti ed altre specie di rapaci che qui solcano i cieli in tranquillità in cerca di cibo.  Mentre si sale, sulla destra, su altre due vette si possono ammirare gli inconfondibili e caratteristici paesi di Montegrimano Terme e Montelicciano (frazione di Montegrimano o Monte Grimano). Più in lontananza,  sempre sulla destra, l'inconfondibile rocca del paese di Monte Cerignone, e poi più in lontanza ancora, si affaccia imponente il massiccio del Monte Carpegna, montagna tanto cara all'indimenticabile Pirata, Marco Pantani. Quando visibile, in basso si ammira tutto il paese di Mercatino Conca, da dove siamo partiti. Più in alto solo il paesino di Monte Altavelio, quasi mai visibile, anzi solo nella parte finale quando si distingue il campanile della chiesa. Dal km 1,4 al km 2,5 la salita prosegue regolare e senza mai dare un attimo di tregua, poi brevi impennate, per poi tornare a stabilizzarsi intorno al km 3,1. Al km 3,3 appena passato il cartello Monte Altavelio (o Montealtavelio) dopo una curva a destra, si incontra un bivio che porta a Piandicastello (frazione di Mercatino Conca) e l'altro ad Auditore.


Per completare l'ascesa, e giungere al punto più alto, si prosegue in direzione del campanile della chiesa, su di una strada che porta all'interno del piccolo centro di Montealtavelio, ancora per circa metri 900. Da qui non rimane che gustarsi lo splendido panorama.
E' una salita che consiglio di affrontare, e sicuramente da non perdere. E' bella in tutte le stagioni, però attenzione, durante l'inverno potrebbe esserci neve.
Le foto qui caricate, si riferiscono al Marzo 2012 dopo il disgelo, dell'anno del nevone qui in romanga e marche (L'an de nivon 2012 in dialetto romangolo).
Sperando di aver fatto cosa gradita, vi lascio l'altimetria e la mappa.
Francesco
Le altimetrie sono state redatte con dati ottenuti tramite misurazione da ciclocomputer e con GPS.  La rappresentazione grafica viene fornita a scopo puramente indicativo ed amatoriale, e senza l'assunzione di alcuna responsabilità in merito all'uso dei dati soprariportati.
Francesco 



domenica 1 aprile 2012

Salite Romagna - Salita Montescudo - versante da Santa Maria del piano (Montescudo) - Altimetria

Illustro oggi un'altra bella salita romagnola, quella del paesino di Montescudo affrontata dal versante della frazione di Santa Maria del piano. Anche questa è una delle salite di romanga delle mie zone. E' tutta pedalabile e non presenta pendenze troppo dure. C'è solo un tornante dove si passa il 10%. La sua lunghezza, dalla frazione di Santa Maria del piano è di circa km 3,8 - 4 e si arriva poprio dentro il paese di Montescudo, fin sotto le sue mura.
Giungendo dalla SP 18 - SP2 strada provinciale che collega Mercatino Conca (Marche) con Morciano di Romagna (Romagna), si parte dalla frazione di Santa Maria del piano e si tiene direzione  Monescudo.

Le foto qui caricate, le ho scattate quando ho affrontato questa salita nel mese di fabbraio 2012, l'anno del nevone qui in romagna e marche (L'an de nivon 2012 in dialetto romangolo).

E' una salita bella da affrontare in tutte le stagioni. La strada è quasi sempre in condizioni ottime.



Da Sanata Maria del piano, appena voltato a destra, i primi assaggi di salita fan subito paura, ma poi la strada sale con moderazione e trovando la giusta cadenza di pedalata si affronta quasi con facilità. La strade è molto tranquilla e poco trafficata, ed è estremamente piacevole da percorrere in tutte le stagioni. Inoltre la natura e il paesaggio circostante invitano proprio al relax, anche se per qualcuno in salita è duro rilassarsi. Arrivati ad un tornante a sinistra piccolo brivido con pendenze più severe, poi la strada riprende il suo salire regolare. In lontanza, sullo sfondo ad accompagnarci, si possono scorgere spuntare dal cielo le rocche di San Marino sull'imponente Monte Titano.
La strada prosegue regolare, finché giunti ad un nuovo tornante, questa volta a destra si affronta la pendenza più dura di questa salita. E' un attimo, poi da qui in avanti si procede con pendenze regolari per alrti km 1,6.
Negli utlimi metri 600 si ha una bellissima visuale su tutto il paesino di Montescudo, con le sue case colorate e il suo alto campanile. Infine la salita termina giunti ad una piccola rotondina nel bel mezzo del paese.

Faccio presente che dalla parte opposta del paese di Montescudo, e cioè guardando verso est, nord-est, nelle belle giornate è possibile scorgere il mare e tutta la riviera romagnola da Rimini, Riccione, Cattolica, fino a Gabicce Monte e il parco naturale del monte San Bartolo.
In poche parole è una bellissima terrazza sul mare, che consiglio di non perdere. 

Sperando di aver fatto cosa gradita, vi lascio l'altimetria e la mappa.
Francesco

 Le altimetrie sono state redatte con dati ottenuti tramite misurazione da ciclocomputer e con GPS.  La rappresentazione grafica viene fornita a scopo puramente indicativo ed amatoriale, e senza l'assunzione di alcuna responsabilità in merito all'uso dei dati soprariportati.
Francesco 

martedì 27 marzo 2012

Bici in Romagna e Marche, alto Montefeltro, borghi medievali e parco naturale del Monte San Bartolo. Riccione, Misano monte, Coriano, Monte Colombo, Montescudo, Sassofeltrio, Mercatino Conca, Montealtavelio, Auditore, Tavoleto, Saludecio, Mondaino, Tavullia, Pesaro, Fiorenzuola di Focara, Castel di Mezzo, Gabicce Monte - Percorso 9 variante - Km 135-140

Quest'oggi vi propongo una bella variante, per chi ha ancora voglia di allungare e faticare un pò, al bel giro ciclistico tra Romagna e Marche del post Percorso 9 - alto Montefeltro e Borghi medievali. Il tutto sono circa km 135-140. La parte finale, per circa km 24,sono interamente immersi nel parco naturale del monte San Bartolo, tra i magnifici paesini di Santa Marina Alta, Fiorenzuola di Focara, Castel di Mezzo e Gabicce Monte.
Riprendendo il percorso 9, una volta giunti al bivio per Tavullia, questa volta si gira a desta e ci si lancia in discesa verso Borgo Santa Maria (Pesaro). Poi, da Borgo Santa Maria si volta a sinistra e si prosegue in direzione Pesaro, tenendo per la zona del porto. Arrivati al porto di Pesaro, appena il tempo di vedere il mare e via di nuovo in salita nel parco naturale del monte San Bartolo, fino a Santa Marina Alta. Da qui si scende per circa km 2 poi dei veloci sali - scendi fino a Fiorenzuola di Focara e Castel di Mezzo. Lungo queste strade, estermamente tranquille e panoramiche, il silenzio della natura, generalmente, è interrotto solo dagli animali e dalla voce del mare, che ci accompagna sempre sulla destra. Dal bel paesino di Castel di Mezzo facciamo una discsa di km 3 circa poi riprendiamo la salita per altri km 2,5 e siamo a Gabicce Monte da dove si può godere di una vista spettacolare su tutta la riviera romagnola.
Nelle belle giornate di cielo terso, da quassù, è possibile distinguere con facilità, sulla curvatura tra terra e mare, il grattacielo di Rimini, e quello di Cesenatico sullo sfondo. Ora, da Gabicce Monte di nuovo in discesa fino a Gabicce Mare, da dove si prende la strada per il rientro a Riccione.
Nelle giornate estive potreste incontrare me ed i miei amici su queste strade. Per inofrmazioni, consigli o per accompagnarvi contatatemi pure vai e-mail.
On summer days you could meet me and my friends on these roads. For Information, advice or to accompany you send me an e-mail.      
Francesco
 

giovedì 22 marzo 2012

Salite Romagna - Salita Gemmano - versante da Osteria Nuova (Monte Colombo) - Altimetria

La salita romagnola che illustro oggi è quella del paesino di Gemmano, affrontata dal versante di Osteria Nuova di Monte Colombo. E' una delle salite di romagna delle mie zone, ed è una bella salita impegnativa di circa km 3,4 - 3,6. Presenta pendenze severe fin da subito, e lungo le sue curve e tornati da brividi si toccano spesso pendenze dal 12% al 15%.
 Si parte da Osteria Nuova di Monte Colombo, si imbocca il bivio per Montefiore Conca (santuario Madonna di Bonora) - Gemmano, ed appena attraversato il ponte sul fiume Conca si prende a salire, poi al nuovo bivio si tiene per Gemmano. Immediatamente, la salita, fa capire che non sarà facile domarla, anzi avverte che ci sarà da faticare quando appena dopo metri 200 un simpatico cartello ci mostra un 12%.

Da qui in avanti la salita va su costante, senza mai spianare o addolcirsi un attimo. In poche parole, senza tregua. Questa salita è immersa interamente nella vegetazione, quindi fortunatamente nei caldi mesi estivi si è per la maggior parte al riparo dal sole. Mentre si sale, per chi ha fiato e non ha la vista annebbiata per la mancanza di ossigeno, alla sinistra quando la boscaglia lo permette si può ammirare la magnifica rocca di Montefiore Conca ed in lontananza il bellissimo castello di Tavoleto.
 Inoltre, prima dell'ultimo micidiale km, sulla destra si apre uno scenario mozzafiato con vista sul mare e sulla riviera romagnola, dal parco naturale del Monte San Bartolo e Gabicce Monte, fino a Rimini. L'utlimo km, come anticipato, è il più duro, vuoi perchè si è ormai stanchi, vuoi perchè le pendenze si fanno ancora più dure di quelle che erano in precedenza (io credo più nella seconda).

In questo tratto non mancano i passaggi con pendenze al 15%, ma niente paura alla vista del cartello Gemmano, del bianco muro della rocca del paesino e del campanile della chiesa, si intuisce facilmente che la salita sta per terminare. A quel punto le forze tornano da sole, insieme alla soddisfazione per questa piccola impresa.
Da qui, per chi ha ancora voglia di faticare, consiglio un bel giro ad Onferno con le sue grotte e la sua riserva naturale.
Sperando di aver fatto cosa gradita, vi lascio l'altimetria e la mappa.
Francesco
Le altimetrie sono state redatte con dati ottenuti tramite misurazione da ciclocomputer e con GPS.  La rappresentazione grafica viene fornita a scopo puramente indicativo ed amatoriale, e senza l'assunzione di alcuna responsabilità in merito all'uso dei dati soprariportati.
Francesco

domenica 11 marzo 2012

Bici in Romagna e Marche, alto Montefeltro e borghi medievali. Riccione, Misano monte, Coriano, Monte Colombo, Montescudo, Sassofeltrio, Mercatino Conca, Montealtavelio, Auditore, Tavoleto, Saludecio, Mondaino, Tavullia, Gradara - Percorso 9 - Km 105-110

Questo giro parte dalla costa romagnola, risale all'interno nell'entroterra e lo si può dividere in due tronconi. Il primo si sviluppa nella valle del fiume Conca, con i suoi paesini tipici e paesaggi caratteristici dell'entroterra romagnolo-marchigiano, ed il secondo percorre i castelli e borghi medievali rispettivamente dei Malatesta e Montefeltro, fino a ritornare al mare.
La distanza è di circa km 106-110 con diverse belle e impegnative salite. Anche se le pendenze non sono proibitive, consiglio di avere sempre qualche dente di scorta in più sul dietro. Magari non serve, ma portarselo dietro non fa male, specie ai meno preparati.
 Si parte da Riccione, e si tiene direzione Cattolica, quando arrivati in località Riccione "Fontanelle" si prende il bivio che conduce a Morciano di Romagna. Si tiene questa strada per circa km 4 poi in località La Cella, all'altezza di una rotonda si volta a destra per Misano monte. La strada prende subito a salire, ma niente di impegnativo. Lungo questa strada sullo sfondo ci accompagna la vista della bianca chiesa di Misano monte che svetta nel verde, e possiamo ammirare la generosa campagna e la tranquillità della zona.

Giunti al paesino di Misano monte termina la salita, ed arrivati ad un bivio si volta a sinistra in direzione San Clemente, fino a raggiungere un altro bivio che indica Castelleale - Coriano. Si imbocca quella strada e si scende per un paio di chilometri, poi si risale fino al paese di Coriano. Le strade sono estremamente tranquille ed immerse nella campagna. Da Coriano si prende direzione Monte Colombo - Montescudo, su di una strada a tratti su di una semplice salita e a tratti con pendenze più severe. La parte più dura va negli ultimi km 3 che da poco prima di Monte Colombo portano a Montescudo. Arrivati a Montescudo, si va in discesa per circa km 3-4 fino ad imboccare la strada provinciale per Mercatino Conca - Morciano di Romanga, e che costeggia il fiume Conca. In località Santa Maria del Piano, al bivio si tiene direzione Mercatino Conca e si prosegue per circa km 2,5 - 3 fino a giungere in località Molino Renzini da dove imboccata una grossa rotonda voltiamo a destra per Sassofeltrio.

Strade immerse nella natura, veramente tranquille e fuori dal tempo, dove è facile incontrare pecore e falchetti a caccia in cerca di cibo. Si prende a salire su di una bella salita, senza interruzzione per circa km 3,3-3,5 fino a raggiungere il bel paesino di Sassofeltrio (Marche). Finita la salita, si prende per Mercatino Conca e si va in discesa per circa km 3,5.

 A Mercatino Conca teniamo per Montealtavelio, una salita non lunga ma di tutto rispetto. Appena attraversato il ponte sul Conca ci da subito il benvenuto con un paio di curve toste con severe pendenze. Totalmente nella natura dove si respira aria di campagna, questa strada non molla mai fino alla fine dei circa km 3,4 dove si incontra il bivio per Auditore. Imboccata direzione Auditore qui la strada scende e poi risale per circa km 3, fino ad un certo punto quando diventa tutta discesa fino al paese di Auditore, e da dove poi si riprende a salire in direzione Tavoleto. Quindi, arrivati ad Auditore di nuovo in salita con destinazione Tavoleto. Su questa salita a farci compagnia sullo sfondo sempre il magnifico castello di Tavoleto. A questo punto, da Tavoleto prendiamo direzione Montefiore Conca, discesa di circa km 6,5 fino a località San Felice di Montefiore Conca e poi ancora circa km 4 in discesa fino a località Falda (Montefiore Conca). Al bivio che incontriamo a fine discesa indicante Saludecio - Mondaino lo imbocchiamo voltando a destra e riprendiamo a salire.
Si sale per circa km 7,5-8 attraversando i bei borghi Malatestiani di Saludecio e Mondaino, dai quali nelle belle giornatae di cielo pulito è possibile ammirare il mare, la riviera romagnola, il promontorio di Gabicce e il parco naturale del Monte San Bartolo in tutte le stagioni.
Da Mondaino inoltre è possibile ammirare le vette del Monte Catria e del Monte Nerone. Arrivati a Mondaino via di nuovo in discesa in direzione Tavullia (città natale dell'indiscusso campione motociclistico Valentino Rossi).
Terminata la discesa di circa km 3-4 si prosegue su di un strada vallonata in aperta campagna, dove in genere c'è sempre vento laterale, fino a giungere a Tavullia.
Da Tavullia si prende direzione Gradara, si sale ancora qualche chilometro su di una strada semplice e veloce, poi tutta discesa fino al gioiello medievale che è il castello di Gradara, e che non sfugge di certo dalla vista di nessuno tanto è imponente.  Ora, da Gradara, si punta in direzione Gabicce Mare e poi si rientra a Riccione su di una meritata pianura per circa km 10.
Nelle giornate estive potreste incontrare me ed i miei amici su queste strade. Per inofrmazioni, consigli o per accompagnarvi contatatemi pure vai e-mail.
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 Francesco 
    

lunedì 27 febbraio 2012

Salite Romagna - Salita Gemmano - versante da Marazzano - Altimetria

Una bella salita di Romagna che vi illusto oggi è quella che porta al bel paesino Malatestiano di Gemmano
Il paese di Gemmano faceva parte della Linea Gotica, istituita dall'esercito Tedesco durante la seconda guerra mondiale per impedire l'avanzata degli alleati, e tra il 4 settembre e il 15 settembre del 1944 fu teatro di una delle più cruente battaglie di quel periodo, e tutt'oggi sulle sue strade si trovano indicazioni a riguardo per far si che la gente non dimentichi la propria storia. Dall'alto Gemmano domina il fiume Valconca, e nelle belle giornatae di cielo terso è possibile scorgere il mare e la riviera romagnola, e distinguere chiramente le tre torri di San Marino.

Il lato, o versante, affrontato e che vi mostro è quello da Marazzano. L'ascesa è di circa km 4,4 e la parte più dura, quella che toglie il fiato e taglia le gambe, è nei primi km 1,5 dove presenta punte del 20%
Consiglio vivissimo ai meno preparati di montare un bel 26 dietro, o addirittura anche un 27 o 29; in fondo avere qualche dente in più non farà male e salverà parecchi di coloro che si cimenteranno su quest'ascesa.

 Dalla località di Taverna di Monte Colombo, appena attraversato il ponte sul fiume Valconca, ha inizio la salita. E' una salita che merita rispetto, infatti appena assaggiati i primi metri ti fa capire che non sarà facile, quindi se non si è in forma meglio non sparare tutte le cartucce subito per pensare di abbreviare l'agonia, perchè su queste pendenze è facile rimanere a bocca aperta senza fiato e con le gambe che non girano. La parte più dura, circa 20% si incontra all'altezza del castello di Marazzano, di colore bianco e che si può scorgere tra la vegetazione man mano che si sale.
Giutni al castello di Marazzano, si prosegue ancora un centinaio di metri in salita, costeggiando un muro alto di mattoni che mette impressione e ci accompagna sulla sinistra. Terminato questo tratto si fa una breve discesa, tanto per ritrovare un attimo il fiato, poi giunti al bivio per Onferno si tiene per Gemmano, e da qui tornano nuovamente a farsi sentire pendenze intorno al 12%. Da qui, si prosegue sempre dritto per Gemmano gustandosi sulla destra la vista del Monte Carpegna, le colline e i paesi del Montefeltro, e l'affascinante riserva naturarle di Onferno e delle sue grotte.
Sperando di aver fatto cosa gradita, eccovi qui l'altimetria.
Le altimetrie sono state redatte con dati ottenuti tramite misurazione da ciclocomputer e con GPS.  La rappresentazione grafica viene fornita a scopo puramente indicativo ed amatoriale, e senza l'assunzione di alcuna responsabilità in merito all'uso dei dati soprariportati.

 Francesco

lunedì 20 febbraio 2012

Bici in Romagna e Marche attraverso il parco naturale del monte San Bartolo, Tavullia, Saludecio, Morciano di Romagna, Montescudo, Albereto, Coriano, Misano Monte, Riccione - Percorso 8 - Km 110-115

Il percorso che v'illustro oggi si snoda tra la Romagna e le Marche, con un brevissimo passaggio nella Repubblica di San Marino. Si affronta la splendida strada panoramica del Parco naturale del Monte San Bartolo, si passa per la città natale del campione motociclistico Valentino Rossi, Tavullia, e si attraversano gli splendidi borghi di Saludecio, Montescudo, il castello di Albereto, Coriano, e la campagna di Misano Monte.
La distanza è di circa km 111-113, presenta sei salite, ed inoltre diversi sali scendi all'interno del parco del Monte San Bartolo.
 Si parte da Riccione, si imbocca la strada statale e ci si dirige verso Pesaro. Dopo circa km 11-12, ci troviamo già nelle Marche, e all'altezza del bivio per Gabicce Monte, si volta a sinistra e si entra immediatamente nel parco del Monte San Bartolo. La strada prende subito a salire, fino a Gabicce Monte, luogo dove si può ammirare un paesaggio senza pari su tutta la riviera Romagnola. Proseguiamo per la strada panoramica su delle continue discese e salite. Alla nostra sinistra sempre il mare che ci accompagna. Le strade sono tranquille ed immerse interamente nalla natura. Su queste strade, percorribili tutto l'anno, ancora ogni stagione ha il suo colore e il proprio sapore. Un paesaggio immensamente stupendo. Andiamo avanti su questa strada fino a Pesaro, zono porto, attraversando gli incantevoli paesini di Castel di mezzo, Fiorenzuola di Focara, e Santa Marina Alta.

Le altimetrie sono state redatte con dati ottenuti tramite misurazione da ciclocomputer e con GPS.  La rappresentazione grafica viene fornita a scopo puramente indicativo ed amatoriale, e senza l'assunzione di alcuna responsabilità in merito all'uso dei dati soprariportati.

Da Pesaro, zona porto, si prosegue in direzione dell'autostrada, più precisamente sulla strada di Montefeltro (quella che porta ad Urbino), per poi giungere a Borgo Santa Maria da dove ha inizio una bella salita di circa km 3,5 che ci porta fino a Tavullia. A Tavullia iniziamo una breve discesa, e ci prepariamo a voltare a sinistra in direzione Saludecio, appena incontriamo il bivio che si trova subito dopo una curva. Imboccata questa strada riprendiamo a salire su di una salita lunga circa km 8-9 tutta pedalabile ed in aperta campagna. Qui soffia sempre vento, la vegetazione è pressoché assente, quindi nella stagione estiva non c'è riparo dal sole. Nelle belle giornate di cielo nitido e terso si godono viste sul mare fantastiche e tramonti magnifici verso San Marino. Questa strada ci riporta in Romanga e ci conduce fino all'incantevole borgo di Saludecio, poi da qui ci si lancia in discesa fino a Morciano di Romanga, si attraversa il ponte sul Conca e si tiene direzione Mercatino Conca, San Marino, Carpegna. 

Da qui la strada è tutt'un falso piano in salita. Sempre dritto per circa km 9 fino ad arrivare al bivio per Montescudo, passando per la frazione di Santa Maria del Piano (Montescudo). Riprendiamo a salire, su di una salita regolare e pedalabile (vedi l'altimetria), per circa km 4 fino a Montescudo e poi via in discesa direzione Albereto e San Marino. Attenzione perchè la discesa in alcuni tratti non è proprio semplice, ed è abbastanza ripida. Terminata la discesa siamo nella Repubblica di San Marino, e da qui bisogna voltare a destra in direzione Ospedaletto e Coriano. Si percorre una strada dritta, nella natura, tutta pianeggiante e voloce, fino ad arrivare prima di Ospedaletto ad un bivio. Al bivio si volta a destra direzione Montescudo, poi dopo metri 200 si gira a sinistra su via Saponi, poi si imbocca la via Pedrolara. Qui ha inizio una breve salita, ma con pendenze toste, che ci porta a Coriano. Arrivati nel centro di Coriano voltiamo a destra direzione Monte Colombo e dopo circa metri 150-200 si gira a sinistra direzione Castelleale, Misano Monte. Via, discesa e poi subito una bella salita di poco più di km 2 con punte al 10 %.  

 Arrivati a fine salita si gira sinistra direzione Misano Monte, Scacciano e Riccione. Su questa strada di campagna sulla collina di Misano, guradando verso Est, Nord-Est si può scorgere il mare e apprezzare un incantevole panorama da Rimini a Riccione, da Riccione a Cattolica, e a Gabicce Monte. Si percorre questa strada, dove soffia sempre vento laterale, e si rientra agevolmente in discesa a Riccione.
Francesco


Nelle giornate estive potreste incontrare me ed i miei amici su queste strade. Per inofrmazioni, consigli o per accompagnarvi contatatemi pure vai e-mail.
On summer days you could meet me and my friends on these roads. For Information, advice or to accompany you send me an e-mail.

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domenica 12 febbraio 2012

ROMAGNA di GIOVANNI PASCOLI - da Ricordi - Myricae - (per chi non la capisce, in semplici parole mie)

La poesia Romagna di Giovanni Pascoli, postata qualche tempo fa (che trovate in originale qui  ROMAGNA di GIOVANNI PASCOLI) potrebbe avere per qualcuno un linguaggio un pò strano, frasi di non d'immedita comprensione, e con molte parole e frasi che non sono comprensibili dai traduttori di lingue, così ho pensato di darvi una mia traduzione, più vicina a quello che è l'italiano d'oggi, con qualche spiegazione e commento. 

Romagna... romagna un paesaggio innondato dal sole, raccontato nella cocente calma estiva. Stoppie riarse, gridi solitari, aie silenziose nel mezzodì. Un paesaggio aspro di calura, che ha tuttavia un riparo d'ombra, e cioè il caro nido famigliare ove sono cresciuti i sogni della fanciullezza.



Avviso a tutti i ragazzi e ragazze, alunni e alunne, e studenti di ogni età che si trovano a visitare questa pagina: COPIARE CON MODERAZIONE. FATE FUNZIONARE UN MINIMO IL VOSTRO CERVELLO. METTETECI UN PO' DI IMPEGNO E BUONA VOLONTA', E' L'UNICO MODO PERCHE' VI RIMANGA QUALCOSA. 

PARAFRASI

Sempre un villaggio (che è quello di San Mauro), sempre una campagna (la tenuta di cui era amministratore il padre del poeta)
mi ritorna al cuore come un ricordo, e suscita in me sentimenti, da una parte lieti, dall'altra dolorosi, o Severino (l'amico poeta Severino Ferrari);
il paese dove, ovunque andando, mentre si cammina, o si è in viaggio, ci accompagna sempre
il monte Titano su cui sorge la repubblica di San Marino, che rompe la pianura e la campagna, e per la lontanza e il monte su cui spicca ci appare avvolto dall'azzurro del cielo:

sempre mi torna in mente il mio caro paese,
su cui tennero signoria, ai tempi del feudalesimo, i conti Guidi, signori di Ravenna, e i Malatesta, signori di Rimini e di Cesena (potenti famiglie che ebbero signoria sulla romagna),
su cui dominò anche il Passator cortese (brigante famoso detto cortese perchè compi azioni di cavalleresca generosità),
padrone incontrastato con la sua banda sia delle strade sia delle foreste della Romagna.
(il Pascoli ci vuole dire che su questa terra dominarono sia nobili famiglie, sia spietati predoni che gli uccisero senza pietà il padre)

nei campi ricoperti di stoppie (vecchi steli che rimangono nei campi dopo la mietitura),
si aggira la tacchina col suo verso simile ad un singhiozzo, e va girando con i pulcini usciti dalle uova delle galline (spesso la tacchina è scelta per allevare pulcini non suoi),
presso gli stagni ricchi e sfavillanti di colori,
quando con lentezza l'anatra, dalle piume variopinte, si muove sollevando spruzzi;

Oh! magari io fossi con te (il desiderio di tornare con l'amico ai tempi spensierati della fanciullezza); potessimo smarrirci nel verde delle piante,
e stando tra gli olmi, dove nidificano le ghiandaie (uccelli dei boschi),
potessimo scambiarci per gioco urli che sembrano perdersi lontani
nell'infuocato silenzio dei pomeriggi estivi che vanno per le aie;

Mentre il contadino pone
dalle spalle incurvate per la fatica del lavoro la roncola e afferra la scodella per mangiare,
e il bue nelle stalle ombrose rumina
la sua erba lupina (erba da foraggio) che mastica a lungo e digerisce lentamente.

Durante tutto questo, dai paesi sparsi nei dintorni
le campane sembrano rincorrersi nel cielo con i loro acuti gridi:
invitano al riposo, al fresco dell'ombra,
alla mensa resa sacra dal lavoro e dagli affetti familiari, adornata dagli occhi splendenti come fiori dei bambini.

Un tempo in quelle ore torride,
per farmi riposare, mi ospitava, al riparo dei suoi rami con foglie delicate e fini,
una mimosa, che nei giorni caldi dell'estate fioriva
e adornava, la mia casa con fiori simili a pennacchi di color di rosa;

E lungo il muro sgretolato si abbracciava 
con i suoi rami a quelli di un gelsomino;
guardava e sovrastava tutt'attorno un pioppo alto e snello,
che in certi giorni era chiassoso e irrequieto come un birichino, perché al vento faceva frusciare le foglie fortemente.

Avviso a tutti i ragazzi e ragazze, alunni e alunne, e studenti di ogni età che si trovano a visitare questa pagina: COPIARE CON MODERAZIONE. FATE FUNZIONARE UN MINIMO IL VOSTRO CERVELLO. METTETECI UN PO' DI IMPEGNO E BUONA VOLONTA', E' L'UNICO MODO PERCHE' VI RIMANGA QUALCOSA. 

Quel angolo quieto era il mio nido, ossia il mio rifugio; dove fisicamente immobile e solo con la fantasia,
per ore ed ore io galoppavo insieme a Guidon Selvaggio
e con Astolfo (con gli eroi dell'Ariosto); o vedevo davanti a me,
l'imperatore nell'eremitaggio (Napoleone relegato a Sant'Elena nel suo solitario esilio).

E mentre, stando sospeso in aria
sull'Ippogrifo (mostro alato col quale Astolfo salì sulla luna) mi dirigevo verso la tanto sognata luna,
o mentre nella mia silenziosa stanza
Napoleone dettò le sue memorie;

Udivo tra i fieni appena falciati
il verso tremulo e continuo dei grilli,
udivo dalle rane dei fossi, 
un canto interminabile. (la natura è fonte inesauribile di ispirazione)

E simili ai canti della natura, lunghi e ininterrotti,
erano i canti che io pensai e sognai di comporre:
dallo stormire delle foglie, al cinguettio degli uccelli,
dalle risa delle donne (per le gioie dell'amore), alle onde rumorose del mare (viaggi avventurosi simboleggiati dallo strepitio e dall'immenso del mare).

Ma dalla casa materna (il nido) rifugio di tutta la famiglia, simili a rondini partite in ritardo,
tutti, proprio tutti, partimmo un triste funesto giorno (giorno dopo l'uccisione del padre); 
quanto a me, ora non ho più paese, sto dove mi capita, dove è possibile vivere con il mio lavoro;
gli altri miei familiari sono poco lontani da me, presenti sempre nel mio ricordo, al cimitero.
(QUESTA E' LA PARTE PIU' TRISTE C'E' LA CONSAPEVOLEZZA DI DOVER PERDERE TUTTO)

Così io non verrò nei giorni della calma estiva (nasce un pensiero amarissimo, non sarà mai più possibile tornare alla propria casa, piena di così care memorie, anche per non correre il riscio di trovarci altra gente estranea)
per quei sentieri fiancheggiati dai polverosi biancospini,
per non provare il dolore di trovare nella mia casa
i piccolini del cuculo ozioso, (i figli di gente estranea che ora vi dimorano),

o Romagna innondata dal sole, dolce paese,
su cui tennero la signoria i conti Guidi e i Malatesta,
su cui dominò anche il Passator cortese,
padrone sia delle tue strade sia delle tue foreste.


spero di avere fatto cosa gradita, e torno a ripetere a tutti i ragazzi e ragazze, alunni e alunne, e studenti di ogni età che si trovano a visitare questa pagina: COPIARE CON MODERAZIONE. FATE FUNZIONARE UN MINIMO IL VOSTRO CERVELLO. METTETECI UN PO' DI IMPEGNO E BUONA VOLONTA', E' L'UNICO MODO PERCHE' VI RIMANGA QUALCOSA.
Francesco

mercoledì 25 gennaio 2012

Salite Romagna - Salita Montefiore Conca - versante da Morciano di Romagna - Altimetria

Dopo aver illustrato in precedenza una delle due salite che conduce al bellissimo paesino di Montefiore Conca, e cioè quella più dura del versante la Pedrosa, qui sotto mostro in dettaglio l'altra salita. E' il lato più facile, ed è quello affrontato da Morciano di Romagna.
Lunga circa 5,8 km la salita è molto tranquilla ed immersa nel verde. Offre bei paesaggi sulle colline del Montefeltro, sul paese di Tavoleto, e sugli ultimi paesini Malatestiani tra romagna e marche di Saludecio e Mondaino. Durante l'ascesa nelle giornate di bel tempo e cielo terso è possibile vedere il mare, una bella panoramica sulla riviera Romagnola e il promontorio di Gabicce Monte e del Parco naturale del Monte San Bartolo.
Le rilevazioni cominciano dal bivio che da Morciano di Romagna divide la strada da una parte per Saludecio e dall'altra per Montefiore Conca.
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Francesco

venerdì 20 gennaio 2012

Bici in Romagna e Marche d'inverno - da Riccione a Fano attraversando Pesaro e il parco naturale del Monte San Bartolo - Percorso 7

In Romagna, da Riccione, o dalle zone limitrofi, un classico giro invernale per chi anche durante i periodi di freddo non vuole rinunciare alla bici e al ciclismo in genere, è quello che vi propongo qui sotto. E' un percorso ciclistico che consiglio di fare durante l'inverno, ma va bene in tutte le stagioni. Si adatta all'inverno perchè c'è tanta pianura, e perchè si affrontano pochi e brevissimi tratti di salita, dove così non si rischia di prendere freddo in discesa. Il tracciato va dalla Romagna alle Marche, e ritorno in Romagna senza mai abbandonare la vista del mare. I bei paesaggi e il mare sono le costanti lungo tutto questo percorso.
Partendo da Riccione da piazza Unità (la piazza dove il venerdì c'è il mercato) si prende la statale Adriatica, Circonvallazione SS16 e si tiene direzione Pesaro. Proseguendo su questa strada si attraversano Misano Adriatico e Cattolica, gli ultimi comuni della Romagna, e poi ci troviamo nelle Marche. Fin qui nessuna difficoltà, l'unico imprevisto può essere il vento che, specie d'inverno, non manca mai. Affrontiamo in zona Siligata una breve ascesa, tutta altamente pedalabile, su di una bella strada larga, poi breve discesa e in poco tempo ci troviamo a Pesaro. Da qui sempre sulla strada statale Adriatica SS16 puntiamo verso Fano, e ci si apre una strada molto bella dove alla nostra sinistra possiamo ammirare il mare. A volte il mare è li silenzioso e piatto come una tavola,e a guardarlo ti fa perdere l'orizzonte, mentre altre volte è burrascoso e arrabbiato, che il vento sembra urlarti. Giungti a Fano, attraversiamo il centro e teniamo sempre la SS16 direzione Senigallia. Appena giunti sul bel e spettacolare ponte di Fano, che attraversa il fiume Metauro proprio nei pressi della sua foce, prendiamo la rotonda e facciamo la strada inversa fino a Pesaro. Questa volta il mare ad accompagnarci lo troveremo sulla destra. 
 Tornati a Pesaro abbiamo già messo nelle gambe circa km 57-60, ed ora ci aspetta la bellissima e tranquilla strada che attraversa il parco naturale del Monte San Bartolo. Dalla zona del porto di Pesaro imbocchiamo la strada panoramica che collega Pesaro a Gabicce Monte, e subito cominciamo a salire. La strada si tuffa nel verde ed è estremamente tranquilla, stupenda in tutte le stagioni. Offre bei paesaggi, anzi paesaggi unici, con viste mozzafiato sul mare. Finita l'ascesa di circa km 3-3,5 si comincia un contiuno sali scendi e si tiene direzione Gabicce Monte. Lungo la strada che ci porta a Gabicce Monte, sempre totalmente immersa nella natura, attraversiamo i caratterstici ed affascinanti paesini di Santa Marina AltaFiorenzuola di Focara, e Casteldimezzo, i quali sicuramente meritano una visita da parte di chi non è mai passato da queste parti. Giunti a Gabicce Monte, il quale anche questo merita una sosta per ammirare l'inconfondibile ed unico panorama che offre in ogni stagione su tutta la riviera romagnola, effettuiamo una rapida discesa di circa km 1,7 sulla SS16 e rientiramo velocemete in Romagna. Facciamo la strada inversa dell'andata e torniamo a Riccione, nostro punto di partenza.


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